Il progetto
La gestione del processo produttivo in viticoltura a scala aziendale richiede all’agricoltore continue scelte strategiche al fine di ottimizzare le rese quantitative e qualitative, limitando gli effetti dei fattori biotici ed abiotici di resistenza alla produzione e sfruttando in modo ottimale le potenzialità che l’ambiente fisico e biologico offre. L’agricoltore ha quindi necessità di acquisire tutte le informazioni necessarie ed utili per prendere le decisioni ottimali in una determinata zona, in determinate condizioni meteorologiche ed ambientali ed in ogni determinata fase della stagione.
Le nuove tecnologie e le nuove evidenze scientifiche che progressivamente la ricerca mette a punto, consentono oggi all’agricoltore di disporre potenzialmente di informazioni di estrema utilità per comprendere l’andamento del processo produttivo ed interpretare l’andamento dei fenomeni biofisici che si manifestano in un vigneto. Tali strumenti inoltre permettono di pianificare le azioni sul territorio, di scegliere e programmare gli interventi ritenuti necessari e di gestire al meglio le fasi di emergenza sia agli agricoltori sia ai soggetti che a diverse scale e con diversi ruoli operano in viticoltura.
Le attuali normative di tipo agronomico, fitopatologico, irriguo, ambientale, e di applicazione di un’agricoltura di precisione, di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico portano tutte verso questa direzione di un’agricoltura intelligente, tecnologica, razionale, integrata e conservativa.
La piattaforma
Molti strumenti di supporto alle decisioni, siano essi di tipo tecnologico o di tipo biofisico, non sono ancora stati completamente tradotti in servizi utilizzabili da parte degli agricoltori per raggiungere gli scopi suddetti. Inoltre gli strumenti per applicare un’agricoltura di precisione a scala di appezzamento, non hanno ancora conquistato il mondo viticolo. Questi strumenti, se applicati correttamente, garantirebbero un risparmio di risorse energetiche, idriche e ridurrebbero l’utilizzo di fitofarmaci.
Se quindi da un lato è importante tradurre le risultanze delle ricerche scientifiche in servizi conoscitivi ed operativi integrati, dall’altro è fondamentale dimostrare la loro utilità partendo da aziende che possiamo definire pilota, trasferendo conoscenze e metodologie di gestione del vigneto anche ad altre realtà aziendali, attraverso attività di formazione ed informazione. Alla base di una diffusione progressiva presso le altre realtà aziendali, è necessaria una maggior comprensione dell’uso delle tecnologie da parte del mondo vitivinicolo, con conseguente riduzione del divario digitale ( digital divide) , soprattutto nella sua accezione culturale.
Le soluzioni
Il controllo costante dei vigneti è difficile e dispendioso; le piccole e medie imprese non possono impiegare agronomi professionisti, e fanno affidamento sulle capacità e sull’esperienza del proprietario, che spesso non è adeguato ai continui cambiamenti e alle innovazioni che si presentano in ambito agricolo. Le grandi imprese, invece, impiegano personale di alto livello, ma hanno bisogno di mantenere un’attenzione costante sull’intera coltura, evitando spostamenti frenetici attraverso i campi.
La previsione rappresenta una componente fondamentale in agricoltura di precisione. Grazie alle previsioni meteo e all’esperienza, è possibile pronosticare attacchi di funghi, microrganismi e insetti, nonché programmare in modo più efficace l’irrigazione, la concimazione e le altre pratiche agricole. Inoltre è possibile proteggere la coltura da eventi atmosferici straordinari. In un ambiente di campagna, soprattutto in collina, montagna o in zone costiere, le previsioni macroscopiche non sono sufficienti: evoluzioni micro-climatiche su scala regionale, comunale e anche sub-comunale possono avere un impatto significativo, con differenze rispetto al caso macroscopico fino a 10 gradi e a variazione di umidità anche del 40%.